domenica 28 ottobre 2007

Nessun Dove, e Margherita

Chi mi conosce sa che la mia passione, prima ancora della fotografia e del disegno, è leggere (non per niente il titolo del mio blog è appunto tratto da "Guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams).
Leggerei di tutto, sempre, non mi basta mai (purtroppo a fermarmi ci pensano i soldini che finiscono, e il tempo che è sempre di meno!), ma se posso scegliere (come si nota anche nel mio elenco libri) vado sul dark, sull'horror, sul thriller, sul fantasy o sulla fantascienza.
Questo non vuol dire che i libri di Marquez o di Hesse non abbiamo un posto pressoché fisso sul mio comodino (anzi, Sudamerica e Oriente mi rapiscono), ma di sicuro un fine settimana o un viaggio in treno non sono gli stessi senza uno a scelta dei libri di Rowling, King, Asimov, Dick, Lovecraft, Cornwell, Lewis, Adams, Tolkien.
Ultimamente però, complice un fondo cassa che proprio non avevo voglia di spendere per pentole e padelle (ahimè, servirebbero anche loro), ho finalmente comprato una manciata di libri nuovi nuovi, che giravano su post-it sparsi da un bel po' sulla mia scrivania.
Ho preso "L'ombra del vento" (sono più o meno a metà, per ora promette molto bene), "Baudolino" (bello, ma decisamente ad Eco manca la leggerezza di stile necessaria per poterselo godere a tarda notte, dopo una giornata di lavoro), "Il libraio di Selinunte" (devo ancora cominciarlo) e qualche libro di Neil Gaiman.
E' un autore che avevo sentito nominare indirettamente in un blog l'anno scorso ( è molto conosciuto, tra l'altro i libri sono di un decennio fa, ma io non lo avevo ancora mai incontrato…) e avevo davvero voglia di leggere qualcosa di suo: mi sono presa "Stardust" (incredibile, è appena uscito anche il film!!), "Coraline", "Il cimitero senza lapidi e altre storie" e "Nessun Dove".
Devo dire che è stata una piacevole scoperta, sia per i temi, che appunto mi piacciono particolarmente, sia per le numerose citazioni (dichiarate e non, mi è piaciuto molto l'omaggio a Bradbury), sia per lo stile asciutto e piacevole (amo gli autori che non si crogiolano nel suono della propria voce che declama termini arzigogolati).
Il più scontato, ma piacevole, forse è "Stardust", mentre da "Coraline" si potrebbero ricavare una serie di carboncini o chine niente male (ci vedo bene schizzi di inchiostro nero su carta bianchissima e solo qualche tratto di rosso intenso)… L'ho subito dato a mia sorella, di 10 anni, voglio vedere che effetto le fa la scena della cantina (a me un brividino di altri tempi me l'ha dato…).
I racconti brevi de "il cimitero senza lapidi e altre storie" sono a tratti "fastidiosi" (in senso buono… nel senso che ti lasciano quel non so che addosso), a tratti molto azzeccati, e tra l'altro sono d'accordissimo con Gaiman quando dice che i racconti ti portano nel regno della fantasia ma ti fanno tornare a casa per l'ora di cena… un ottimo modo per passare una domenica pomeriggio a leggere sotto il piumone mentre fuori piove.
"Nessun dove", infine, che dà (in parte) il titolo a questo post, è il più, come dire, "sfuggente" ad ogni classificazione, ma è anche quello che mi ha colpito di più.
Ho subito pensato (sono molto visiva che ci posso fare…) che avesse molti tratti e spunti tipici di una sceneggiatura (ricordo di averlo pensato anche per "La tempesta del secolo" di King, e infatti lo era), e a fine libro ho scoperto che è stato appunto uno sceneggiato molto seguito in Inghilterra, poi trasformato in libro… e ancora sono qua a chiedermi se è possibile che non fino allo scorso anno non avessi mai letto nulla di lui!
La storia in sé rischia a tratti di essere molto "normale", nonostante decisamente non lo siano le ambientazioni, i personaggi, i tempi narrativi.
Ma Gaiman, forse proprio in virtù di quello stile veloce e asciutto di cui parlavo prima, riesce ad essere credibile, profondo, "crudele" (e anche questo, se avete letto il libro, è in senso buono).
Ho scelto un posto privilegiato nella mia libreria per questo libro, per due motivi: per prima cosa il protagonista, ingenuo e antieroico in modo quasi surreale, mi ricorda in qualche modo (so che forse suona abbastanza strano) Arthur Dent (protagonista dei già citati romanzi di Adams), e in secondo luogo il libro mi ricorda molto "Il Maestro e Margherita", altro libro che frequenta spesso il mio comodino e che considero quasi un compagno di vita. In entrambi non ci sono solo politici corrotti, delinquenti e pioggia, ma anche gatti parlanti, topi saggi, il Diavolo, folli, bestie, streghe e fate. E per qualche ora, grazie al Cielo, sono tutti perfettamente coerenti e realistici…molto più della pioggia fuori dalla finestra.

venerdì 26 ottobre 2007

Un asterisco nel cielo...


25 Ottobre 2007 - h. 7.35


Oggi, nel tragitto casa-ufficio (che solitamente faccio con solo un occhio mezzo aperto, mentre il resto del cervello è rimasto a dormire sotto il piumone), ho guardato il cielo. E' una giornata fredda ma serena, proprio da Autunno inoltrato, tra l'altro sui Sibillini c'è già un bel po' di neve (evento raro, soprattutto così presto e cosi a bassa quota). Il cielo oggi è di uno strano e indefinito colore "affresco di Tiepolo in villa veneta", non so se avete presente…
per me è un vago ricordo del liceo, quando ci propinavano (perdonatemi il verbo, ma decisamente non mi piacevano) quelle foto di quadri e affreschi dove tutto sembra uscito dalla reclame di Barbie Fior di Pesco: oro ovunque, scene mitologiche, e il cielo, appunto, di un indefinito colore azzurrino-rosa-violetto-oro…piuttosto kitsch a mio dire….almeno su un soffitto, perche invece la Natura, che se ne frega della Sgarbi che è in me, per fortuna, stamattina ha dato il meglio di sé creando un cielo assolutamente psichedelico, e bellissimo.
Guardo il cielo, tra l'altro, perché proprio sopra la mia testa campeggia un enorme asterisco. Forse Dio ha aggiunto una nota al suo romanzo proprio alla voce "Macerata" (chissà perché poi), oppure gli alieni si sono segnati il luogo del prossimo sbarco, tanto per non dimenticarlo, o magari è una allegra trovata decorativa della nostra solerte amministrazione comunale (no, più plausibili gli alieni a dire il vero J )… Poco importa che i tre neuroni attivi a quest'ora mi dicano che sono semplicemente le scie di tre aerei che si sono incrociate e sorpassate, creando un asterisco a sei "raggi"…
E' uno spettacolo stupendo, con il sole ancora basso che lo illumina da dietro; il centro dell'asterisco, enorme sopra la mia testa, si sta lentamente trasformando in una rosa di panna montata, il cielo azzurrissimo ai lati sfuma in un rosa fucsia intenso, le scie degli aerei che scendono all'orizzonte, sembrano non avere fine. Direi che Natura batte qualunque tipo di droga 1 a 0!
E, come sempre in questi casi, non ho con me la macchina fotografica…. Mi trascino dietro tutto l'ambaradan della provetta fotografa per settimane, e quando serve, quando potrei scattare una foto assurdamente bella, semplicemente non posso farlo…
vabé, vorrà dire che stamattina quello spettacolo bellissimo era solo per me, per i pochi automobilisti assonnati e mattinieri, e per qualche gatto.
A volte basta questo, per far si che un normale 25 Ottobre diventi una giornata speciale!