sabato 29 marzo 2008

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Ed eccomi qua... lo so che non aggiorno mai il blog... ma ogni tanto, ho anche una vita fuori (più che altro un lavoro...h24...)!
Ma cmq, ThanksGodIt’sSaturday, ripieghiamo e impacchettimo nei ricordi anche questa settimana di lavoro, e via nel vorticoso fine settimana che mi aspetta, pieno di pulizie, studio, famiglia (che avevate capito, maliziosi!)...ah la routine!
Per fortuna la mia scrivania è accanto a una grande finestra da cui vedo un bel panorama, e mi accorgo dello scorrere delle stagioni! Adesso per esempio c’è un bellissimo cielo blu, e il centro storico della mia città, arroccato sulla collina e protetto dalle sua mura medievali, se ne sta calmo e tranquillo a prendere un po’ di sole, dopo tanta pioggia, mentre due nuvolette bianche bianche, che starebbero bene in una puntata di heidi, passano pigramente sopra la cupola della Chiesa di S. Giovanni.
A pensarci bene, però, oggi qualcosa spezza la routine...eh si, oggi compio 31 primavere! Ad essere precisi dovrei attendere le 23.35 di questa sera (rompipalle pure quando sono nata), ma tant’è...
Di solito amo il giorno del mio compleanno (che condivido con uno dei miei miti, Terence Hill, con la nascita della mitica Vespa Piaggio, e con S.Secondo di Asti... che dicono sia un paladino della giustizia...mha), ma oggi è diverso. Mi sono limitata pigramente a sorridere agli auguri di (nell’ordine) marito, mamma, nonna, colleghe di lavoro, multiplayer.it, amica lontana, vicina di casa.... non è mancanza di entusiasmo, ma momento sbagliato...mi sento un po’ Harry che spegne le candeline nella polvere...
Vorrei bloccare il tempo, non voglio festeggiare oggi, vorrei farlo con la pace e la gioia nel cuore, dopo aver dimostrato quello che ho voglia di dimostrare a chi dovrà chiedere scusa (provoca il più bravo morirai come uno schiavo ), e nel modo che ho progettato con la mia amica Anna (Manhattan, loft a Tribeca, che ci siamo comprate io e lei, vista sulla City, noi che brindiamo con champaghe e mangiamo torta mimosa!!), ma la vita mi ha insegnato (oggi, che sono più vecchia, posso fare la saggia) che anche accontentarsi delle briciole a volte è un’arte, ed è il passaggio obbligato per trovare il nostro arcobaleno...
E cosi’ possa essere allora, tanti auguri a me, che mi sono fatta un bel po’ di compagnia, che sono in fondo buona dentro, e che forse mi sono amata e capìta troppo poco, ma che non cambierei mai, perché tutto sommato, mi piaccio e mi stimo cosi, e tanti saluti alle difficoltà, a chi ce la tira perché il gufaggio è sport nazionale, a chi non mi (e si) ama, a chi si dice amico ma è un serpente, agli ignavi e ai leccaculo...
E grazie Pico, per avermi dato la possibilità comunque di esserci, di vedere questo panorama, di trovare la mia penicetta, e di mangiare un giorno, chissà, anche la torta mimosa a Manhattan, con Anna.
Cin Cin!